L'anima di Ilsie n° 40

Le cinque trilogie fantasy più belle che io abbia mai letto

L'hanno scorso ero presa bene con una serie di classifiche abbastanza distruttive, come per esempio, le saghe che non ho ancora finito oppure la letteratura che non riesco ad apprezzare - per approfondire cliccate sui link. Visto che quest'anno mi sento più propositiva e meno saccente, oggi voglio parlarvi delle trilogie più belle che ho letto negli anni. Una piccola precisazione fondamentale, i generi a cui mi riferisco oggi sono il fantasy e il fantastico - ovvero ambientazione verosimile, ma con qualche elemento magico. E che mi sono limitata ovviamente solo a trilogie, perché se avessi dovuto riflettere su tutte le saghe in generale che ho letto non ne sarei uscita viva. Spero che l'idea di oggi vi possa piacere e che vi stimoli a leggere qualcuno dei romanzi di cui vi parlerò. Sono tutte storie che mi hanno emozionato profondamente e sono molto felice di potervene parlare qui sul blog. Di seguito trovate il titolo dell'intera trilogia e tra le parentesi i titoli dei singoli libri, nel caso qualcuno di voi sia interessato a fare altre ricerche a proposito. L'ordine è crescente, quindi trovate la trilogia più bella per ultima. Credo di aver detto tutto e quindi iniziamo:


5 - Trilogia di Aquila e Giaguaro di Isabel Allende (La città delle bestie - Il regno del Drago d'oro - La foresta dei pigmei): questa storia è arrivata nella mia vita al momento giusto. Primissima adolescenza, durante gli anni delle medie, ed narra di una storia ambientata in diverse parti del mondo. Narra di viaggi e avventure. All'epoca non potevo desiderare di meglio. Alexander ha dodici anni, la madre con il cancro e una zia che lavora per National Geographic. Viene quindi spedito da questa zia stramba per stare un po' lontano dalla realtà di casa e questa lo porterà con sé in Sud America a documentare la situazione terribile del disboscamento amazzonico. Come sempre Isabel Allende narra storie semplici, niente affatto complesse, ma attraverso queste racconta dei sentimenti e della crescita umani, in questo caso di due ragazzini, Alexander e Nadia, alle prese con la ricerca della propria identità. Storia dolce e avventurosa che si dipana tra l'Amazzonia, il Tibet e l'Africa nera, la storia di due ragazzi che impareranno pian piano a comprendersi nel profondo e a sperimentare la sottile magia della vita.


4 - Trilogia di Phèdre di Jacqueline Carey (Il dardo e la rosa - La prescelta e l'erede - La maschera e le tenebre): per tanti anni ho visto questa storia sugli scaffali delle librerie e l'ho snobbata. La storia di una escort di alto borgo in un mondo in cui il sesso e l'amore sono totalmente liberi da ogni pregiudizio. Non m'interessava. Poi non ricordo perché, ma un giorno mi sono decisa a comprare il primo volume. E' stato amore. Mi piacque tantissimo e presto divorai anche i seguiti. Quello che posso dire della storia di Phèdre è solo che dovrebbero esserci più storie così, intense, intriganti, coinvolgenti. Ma soprattutto con una tale crescita da un libro all'altro. Ho trovato il terzo libro perfetto, doloroso, terribile. E più il viaggio di Phèdre si approfondiva, più tutta la storia acquistava sfumature, significato, bellezza. Consiglio a tutti la lettura di questi romanzi, un lungo viaggio nel dolore e del piacere degli esseri umani.


3 - Trilogia di queste oscure materie di Philip Pullman (La bussola d'oro - La lama sottile - Il cannocchiale d'ambra): l'aspetto più complicato di questa storia è che non è per tutti. Mi spiego meglio: non anticipo nulla nel dire che l'antagonista è la Chiesa cattolica. Nel film questa cosa è stata molto smorzata e nascosta, ma la verità è che il libro è ambientato nel nostro mondo e che narra della guerra tra scienza e religione. In mezzo a tutto questa c'è Lyra, la protagonista, una ragazzina contesa da entrambe le parti. Dico che non è un libro per tutti perché il ritratto che se ne fa della Chiesa non è per niente lusinghiero. Spesso mi ritrovo a desiderare di voler regalare questa trilogia a dei miei conoscenti, ma poi mi fermo a riflettere sul fatto che non sarebbe molto appropriato. Al di là di queste polemiche, in ogni caso trovo che la storia di Pullman abbia tutti gli elementi per essere una grande storia. Con una protagonista decisamente fuori dal comune, mi ero immersa nelle avventure di Lyra completamente, nonostante lo stile di scrittura a volte sia molto lento. Ho amato molto questa storia e con tutta sincerità la consiglierei ad un pubblico sui vent'anni, in modo tale che si possa comprendere tutto ciò che Pullman lascia intendere sotto la storia. E poi ci sono i daimon: chi di voi non vorrebbe avere un proprio animale totemico che ti accompagna per tutta la vita?


2 - Trilogia di Riftwar di Raymon E. Feist (Il signore della magia - L'incantesimo di Silverthon - Scontro a Sethanon): questa saga me la fece conoscere mio padre quando ero una ragazzina ed era la sua saga fantasy preferita. Poco conosciuta in Italia, sembra che nessuno l'abbia mai letta, narra della storia di Pug, un ragazzino orfano che deve affrontare un giorno importante della sua vita: quello in cui verrà scelto come apprendista da un maestro e verrà avviato ad un mestiere per la vita. Tutto cambia quando a sceglierlo è il mago di corte. C'è qualcosa di grande in serbo nel destino di questo ragazzo. La trilogia è composta da tre storie quasi auto-conclusive, che si collegano tra loro solo per i personaggi in comune. Tutte e tre godibilissime, scritte con grande abilità. So che è difficile ritrovare questi libri, soprattutto per il secondo ho fatto una grande fatica a rintracciarlo. Ma se ne trovare l'ebook o vi capita di trovarli ai mercatini dell'usato o su Internet, approfittatene subito!


1 - Trilogia dei Lungavista di Robin Hobb (L'apprendista assassino - L'assassino di corte - Il viaggio dell'assassino): questa saga fantasy, terminata da poco, si piazza senza indugi e senza dubbi al primo posto nella classifica delle trilogie più belle che io abbia mai letto. E' perfetta. Non ha una sbavatura, né nella trama, né nell'evoluzione dei personaggi, né nello stile di scrittura. Dall'incipit del primo libro, fino all'epilogo del terzo volume, mi sono sentita totalmente coinvolta nella storia di Fitz, tanto da commuovermi profondamente sul finale. E' difficile parlare con precisione ed intensità giuste di questa storia. Si rischia di sembrare banali e persino un po' esaltati, ma la verità è che davvero questa storia è qualcosa di lacerante e profondo. Ho amato tutti i personaggi, persino l'antagonista. Ho voluto bene a tutti loro e ho sofferto come una dannata per le loro angosce e i loro dolori. Non è una storia semplice quella di Fitz ed è costellata di enormi ferite. Per approfondire vi lascio il link della mia recensione a primo volume della saga, L'apprendista assassino.

Queste erano le mie cinque saghe fantasy/fantastiche preferite, ma quali sono le vostre? Avete letto qualcuna di quelle di cui vi ho parlato? Vi aspetto nei commenti per sapere la vostra, vi mando un abbraccio a tutti e a presto.

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