Perché leggere i classici

Memorie di una geisha di Arthur Golden, ovvero la fiction mescolata alla Storia

(Memoirs of a Geisha)

Leggere questo romanzo è stato senza dubbio una grande vittoria personale ed il motivo è molto semplice: ho provato a leggere questo romanzo tre volte negli ultimi anni, ma senza successo. Senza un motivo plausibile mi fermavo sempre a pagina 47 e lì mi bloccavo, accantonandolo. Ho questo libro da tanto tempo ormai, forse addirittura da dieci anni; l'avevo comprato con sincera curiosità riguardo alla storia che narrava e non vedevo l'ora di leggerlo. Ma fino ad oggi non ero mai riuscita a continuare oltre quella dannata pagina 47. Il merito per aver finalmente terminato questo romanzo va sicuramente tutta a questo blog, alla sfida di lettura, ai titoli da leggere quest'anno che ho messo nero su bianco nella pagina Letture e sfide 2016. Ciò mi ha dato una grande motivazione a concedere l'ennesima occasione a Memorie di una geisha. La sfida di lettura di quest'anno devo dire che mi sta dando tantissime soddisfazioni e sta procedendo oltre ogni aspettativa. Mi ha permesso di essere una lettrice molto più ordinata e organizzata e di apprezzare man mano i progressi che faccio. Ne sono davvero tanto felice. Ma ora iniziamo sul serio con la recensione.

Memorie di una geisha è un romanzo di formazione. Viene narrato da un'anziana protagonista che ripercorre la sua vita fin da quando era una bambina di nome Chiyo, originaria di un disperso e misero villaggio di pescatori nel Giappone nel primo Novecento. In seguito alla grave malattia della madre, Chiyo e sua sorella maggiore Satsu vengono vendute dal padre ad una okiya, una casa di geishe di Kyoto, per poi essere separate ancora: Chiyo resterà nell'okiya, mentre Satsu sarà mandata altrove. Dopo essersi messa varie volte nei guai, un incontro inaspettato cambierà radicalmente la direzione della vita di Chiyo, che è destinata a diventare Sayuri, una delle più famose geishe del Giappone.

La storia di Chiyo/Sayuri costellata da mille difficoltà e sofferenze mi ha ricordato un po' le vicissitudini che devono affrontare i bambini di Charles Dickens. Un continuo passare da un guaio all'altro, mentre sempre più angosce affollano il cuore del protagonista. Al di là di questo, la storia narra di un mondo lontano da noi, strano, pieno di queste figure femminili che studiano per intrattenere e divertire gli uomini, che sono artiste e amanti. Un mondo fatto di danza, musica, thé, giochi, kimono e movimenti ben studiati. Un mondo rigido, ma affascinante. Un mondo che è stato bello sbirciare in questo romanzo, ma che mi ha anche dato una sensazione molto precisa: che quello che stavo leggendo era però solo una storia e soprattutto che era lontanissimo da quella che poteva essere stata la realtà in Giappone a quei tempi. Un romanzo, niente di più, pura fiction. Una storia, un'ambiente, dei personaggi, degli escamotage montati su misura. Bello, scorrevole, sempre pieno, ma irrimediabilmente lontano dal vero.

La scrittura è fluida, sempre leggera. I personaggi funzionano, sono coerenti, vari, solidi. Bello lo sviluppo interiore di Sayuri, la suspence che si crea quando lei stessa con capisce che cosa si sta muovendo attorno a lei e belli i momenti di rivelazione in cui tutto appare chiaro. Un romanzo semplice, ma che funziona sempre, che non annoia mai. Il finale è altrettanto lineare e positivo, pone fine a tutte le grandi sofferenze patite da Sayuri, delineando come un destino "al contrario", come se tutto fosse accaduto perché finisse così. Un libro che consiglio a tutti per la sua fluidità, un libro da estate, che emoziona e coinvolge senza impegnare troppo.

La mia recensione di Memorie di una geisha termina qui, mi dilungo solo per comunicarvi due cose. La prima è che potrà capitare che qualche post ritardi in futuro, ma non disperate, non ho intenzione di sparire di nuovo. Il fatto è che semplicemente sono in pieno trasloco e la cosa è piuttosto impegnativa. Quindi potrà capitare qualche giorno di ritardo - come in questo caso - ma non datemi per dispersa, con la calma arrivo a pubblicare tutto quello che vi prometto. La seconda cosa è che grazie proprio al trasloco avrò la possibilità di avere finalmente una vera libreria e di sicuro farò qualcosa in proposito appena sarà pronta. Se avete qualche idea in merito, sono ben felice di accoglierla, quindi vi aspetto nei commenti sia sapere la vostra sulla recensione, sia per le idee su un futuro post sui miei libri. Io vi mando un grosso abbraccio, grazie a tutti e alla prossima.

Commenti