Recensione di Settembre

Il sognatore di Laini Taylor, ovvero quando trovi finalmente uno young adult con personaggi fatti come si deve

(Strange the Dreamer)

Tutti noi ci ricordiamo la potenza che possono avere i sogni. Soprattutto da bambini si fantastica sul futuro che abbiamo davanti e nella nostra testa creiamo delle aspirazioni, dei sogni, obiettivi che vorremmo raggiungere. Proviamo struggimento verso qualcosa che vorremmo fare da adulti, un gran fuoco ci anima e ci proietta in avanti, verso una vita tutta da costruire. Credo che chiunque possa comprendere questa sensazione. Per Lazslo è lo stesso. Lazslo ha un sogno, potentissimo, legato ad un antico mito del suo mondo: una città piena di meraviglie e ricchezze di cui sembra non esserci rimasta traccia se non un nome, Pianto. Ma Lazslo sente che qualcosa di grande si cela dietro quella che sembra solo una favola agli occhi di chi lo circonda e sogna un giorno di poter svelare il mistero della città perduta. Lui, che è un mistero a sua volta: orfano, di sconosciute origine, cresciuto dai monaci e divenuto bibliotecario da grande. Lui che dalla sua ha una grandissima conoscenza e voglia di scoprire, ma nessun riconoscimento. Sembra che la sua vita sia destinata a restare per sempre nell'ombra degli scaffali e dei libri. Ma qualcosa sta per cambiare.

Ho fatto un atto di fede comprando questo libro. Avevo una discreta paura che fosse una lettura sottotono, adatta ad un target più giovane di me, che mi annoiasse. Avevo un gran bisogno di una lettura di evasione. Ma sinceramente non sapevo cosa aspettarmi. Non avevo mai letto nulla di Laini Taylor, nessuno dei suoi titoli precedenti più famosi. E' stata una scelta da salto nel vuoto, senza sapere cosa mi stava aspettando. Ma mi sono fidata della casa editrice e soprattutto mi sono fidata del fatto che la trama mi stava attirando. E ho fatto bene, decisamente bene. 

Laini Taylor ha uno stile molto particolare, ma tutto sommato non mi dispiace. Ha il non scontato merito di essere fluido, di catturare bene l'attenzione. Ma i pregi di questo romanzo sono ben altri, in particolare due: sicuramente il mondo creato è qualcosa di inedito, un bel calderone dove sono state messe varie fonti d'ispirazione e tanti elementi diversi. La cosa difficile quando si tratta di creare un'ambientazione fantasy è fare in modo che il tutto nel complesso funzioni ed sia coerente. Laini Taylor ci riesce, lo sfondo della storia si fa sentire nelle pagine del libro come se fosse un personaggio a sua volta. E' spaventoso, splendido, sfaccettato, molto intrigante. I confini sono semplici e chiari. Il secondo grande pregio di questo romanzo sono senza dubbio i personaggi, a partire dal protagonista: finalmente un personaggio fantasy come si deve! Lazslo è davvero un bel personaggio, delineato con quelle poche caratteristiche che permettono ad un lettore di identificarlo subito nella sua unicità. l'intero discorso sui sogni, che parte da lui e si dipana nella storia collegandolo agli altri personaggi e permeando la storia, è bellissima e molto originale. Ma soprattutto Lazslo non è di bell'aspetto, non è un fantoccio. Le sue sofferenze, il vuoto che sente per la sua misera vita senza risposte sono reali, ma mai esasperate. Non si fa compatire, non è un personaggio passivo, non gli piovono le soluzioni dal cielo. Lazslo è ingegnoso, intenso, vivo. Al di là di Lazslo, anche gli altri personaggi - primari o secondari che siano - li ho trovati molto convincenti, soprattutto per una cosa in particolare: la loro sofferenza. E' un libro che ne è pieno, ma che sa affrontarla con grande maturità. Perché non ci sono sofferenze "vuote", messe nella storia tanto per fare spessore, ma al contrario sono il motore della vicenda e forniscono sempre spunti di riflessione. Non sono mai sofferenze semplici, proprio per questo contribuiscono a rendere molto reali e profondi i personaggi del romanzo. Credo che questo sia il pregio più importante del libro: non è facile trattare questi sentimenti con tanta maestria e delicatezza, mai banalizzando ciò che ci sta dietro, dando sempre grande dignità a queste tematiche. Non voglio entrare più nello specifico perché non voglio anticipare nulla della storia. Mi fermo qui e spero di avere un confronto con chi di voi ha già letto il libro.

Ammetto che una parte del finale sia scontata e che già diverse pagine prima la soluzione fosse perfettamente intuibile al lettore. Ma credo che ciò sia stato fatto quasi apposta, dato che l'ultima parte del romanzo è stata per me una totale sorpresa, tanto da domandarmi come si potrà mai evolvere la situazione nel secondo libro di questa duologia - che spero esca il prima possibile. Sinceramente non so proprio cosa aspettarmi o la piega che possano prendere i fatti. Il che vuol solo dire che la scrittrice ha fatto bene il suo lavoro, perché ha creato grandi aspettative per il seguito. Per essere sincera fino alla fine un paio di difetti vanno sottolineati per onestà intellettuale: il romanzo è pieno di nomi di creature, miti, popoli, cose che in parte creano ambientazione, in parte invece no. Non tutti i nomi sono giustificati all'interno della storia, soprattutto perché questi nomi inventati dalla Taylor non sono per niente semplici. Per cui ho notato un po' di elementi superflui e nomi molto complessi che mio malgrado interrompevano la lettura. In secondo luogo, la storia d'amore è molto adolescenziale. Non è risultata spiacevole, ma piena di quell'entusiasmo un po' eccessivo che non convince mai del tutto. Si può in parte giustificare con la giovane età dei personaggi, ma comunque mi è sembrata la parte più "fan service" e più semplificata del libro, tanto da risentirne. Considerando questo, in ogni caso è solo una parte ristretta del romanzo, per cui mi sono goduta la lettura ugualmente.

Il sognatore è un romanzo che mi ha catturata più di quello che avrei mai potuto immaginare. Mi ha regalato un bellissimo viaggio, che spero presto di continuare. Mi ha quasi creato un blocco del lettore perché dopo questo libro non sono più riuscita a leggere con gusto della narrativa non di genere, ma sono dovuta ritornare al fantasy. Fatemi sapere nei commenti se anche voi avete letto il libro o se avete in programma di farlo. Perché davvero consiglio a tutti voi di farlo - se vi piace il genere - e di godervi il viaggio nell'onirico mondo di Lazslo.

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