L'anima di Ilsie n°6

Tiriamo in ballo Calvino e parliamo di progetti

Scrivo oggi, come avevo annunciato nell'ultima recensione, per parlarvi della nuova rubrica: Perché leggere i classici. Era da tempo che volevo iniziare ad ampliare il panorama del blog e a creare nuovi spazi, nuovi "format", ma per mancanza di tempo non ho ancora la possibilità di attuare i progetti in cantiere. Per cui sono stata molto contenta quando ho realizzato, scrivendo la recensione di Germinale che poteva diventare una nuova area del blog in modo molto semplice, dove poter parlare dei pilastri della letteratura mondiale. Però, per strutturare bene qualche il progetto, è necessario dare qualche linea guida alla rubrica e partire dalla domanda: cosa sono i classici? Premetto che non ho ancora letto interamente il libro di Calvino, anche se è entrato prepotentemente nella mia lista delle letture future. Per scrivere il post di oggi mi baso solo su uno degli articoli contenuti nel libro, chiamato "Italiani, vi esorto ai classici" (pp. 58-68), dove Calvino dà quattordici definizione di cos'è un classico; devo dire che il suo articolo è sufficiente per capire l'intero concetto, non è necessario aggiungere nulla, data la completezza e la chiarezza del suo ragionamento. Tuttavia, come ho fatto ovunque in questo blog, voglio mostrarvi ciò che per me è più importante e significativo e perché ritengo che sia giusto creare una rubrica apposta per parlarne.
Intanto vi elenco le bellissime definizioni di Calvino:
1.I classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: «Sto rileggendo...» e mai «Sto leggendo...»
2.Si dicono classici quei libri che costituiscono una ricchezza per chi li ha letti e amati; ma costituiscono una ricchezza non minore per chi si riserba la fortuna di leggerli per la prima volta nelle condizioni migliori per gustarli.
3.I classici sono libri che esercitano un'influenza particolare sia quando s'impongono come indimenticabili, sia quando si nascondono nelle pieghe della memoria mimetizzandosi da inconscio collettivo o individuale.
4.Di un classico ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima.
5.D'un classico ogni prima lettura è in realtà una rilettura.
6.Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.
7.I classici sono quei libri che ci arrivano portando su di sé la traccia delle letture che hanno preceduto la nostra e dietro di sé la traccia che hanno lasciato nella cultura o nelle culture che hanno attraversato (o più semplicemente nel linguaggio o nel costume).
8.Un classico è un'opera che provoca incessantemente un pulviscolo di discorsi critici su di sé, ma continuamente se li scrolla di dosso.
9.I classici sono libri che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più quando si leggono davvero si trovano nuovi, inaspettati, inediti.
10.Chiamasi classico un libro che si configura come equivalente dell'universo, al pari degli antichi talismani.
11.Il «tuo» classico è quello che non può esserti indifferente  e che ti serve per definire te stesso in rapporto e magari in contrasto con lui.
12.Un classico è un libro che viene prima di altri classici; ma chi ha letto prima gli altri e poi legge quello, riconosce subito il suo posto nella genealogia.
13.È classico ciò che tende a relegare l'attualità al rango di rumore di fondo, ma nello stesso tempo  di questo rumore di fondo non può fare a meno.
14.È classico ciò che persiste come rumore di fondo anche là dove l'attualità più incompatibile fa da padrona.

Quando io ho scritto la recensione di Germinale non avevo ancora letto questo articolo ed è stato un vero piacere riscontrare che alcune delle definizioni di Calvino le avevo intuitivamente inserite nel post. E' stata davvero una grandissima soddisfazione, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con l'attualità, come si evince dalle ultime due definizioni; oppure il fatto che a rileggere un classico trovi un libro sempre nuovo e che ti mostra sempre cose diverse e ti insegna anche cose diverse. Un classico davvero non esaurisce mai quello che ha da dire. A livello più personale, invece, la definizione che ho trovato mi calzasse meglio è sicuramente l'undicesima, perché io sono conscia e buona parte della mia personalità, del mio modo di vedere il mondo e di desiderare determinate cose, deriva da alcune delle letture più importanti della mia vita. E questo è qualcosa che poche cose oltre ai libri ti posso dare.

Venendo a parlare più in specifico del progetto "Perché leggere i classici", sarò sincera: non so bene quanto frequentemente usciranno i post. La mia speranza è una volta ogni due mesi, ma per ora non posso dirlo con certezza. Nonostante la mancanza di tempo (causa tesi, ultimissimi esami e trasferimento) però ho tante cose in mente: il prossimo classico recensito sarà sicuramente di Dickens e spero uscirà tra Luglio e Agosto. Inoltre uno dei miei progetti più ambiziosi su questo blog è scrivere una gigantesca recensione/confronto su tutti e sei i romanzi di Jane Austen, con l'obiettivo di avvicinare qualcuno che ancora non conosca questa donna meravigliosa e il mondo dei suoi libri. Sono matta, lo so, ma vi assicuro che ho passato un'adolescenza meravigliosa tra quelle pagine. Ragazze romantiche e amanti dei libri, lei è l'autrice che fa per voi. Non perdete tempo e andate subito a procurarvi "Orgoglio e Pregiudizio" oppure "Emma". Non potete pentirvi.

Per concludere, vorrei ringraziare WinterAubergine per il bellissimo commento che mi ha lasciato sotto l'ultimo post, mi ha davvero dato una grandissima carica. Grazie, mi hai dato la conferma ce posso realizzare l'obiettivo che mi sono posta aprendo il blog: incuriosire le persone. Grazie a tutti quelli che hanno cliccato sul +1 su Google Plus, a coloro che hanno iniziato a cliccare sui pulsanti delle reazioni sotto i post, su quelli che hanno letto. Continuate a scrivermi, a dirmi cosa ne pensate, cliccare sulle reazioni, condividete sul social se ciò che scrivo vi piace, anzi, vi lancio delle domande: quale delle definizioni di Calvino vi piace di più e sentite maggiormente vostra? Cosa aggiungereste? Cosa non vi è chiaro e volete che approfondisca in un altro post? Fatemelo sapere qui sotto, vi lascio il link dell'articolo originale. Un grosso bacio a tutti

Ilsie



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